GOTS

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La certificazione GOTS è garanzia di prodotti realizzati in fibre biologiche.

Indice

Che cosa certifica il marchio GOTS?

Fibre tessili bio con requisiti validi a livello mondiale

Il Global Organic Textile Standard (GOTS) è lo standard riconosciuto a livello internazionale per i tessuti realizzati con fibre bio, che si propone come certificazione indipendente di tutta la filiera tessile.

L’obiettivo è quello di definire dei requisiti validi globalmente che garantiscano lo stato biologico dei prodotti tessili, dalla raccolta delle materie prime all’etichettatura dell’articolo finale, passando per una filiera di lavorazione controllata, sostenibile per l’ambiente e per l’uomo. Con questa rigida strategia è possibile ottenere una garanzia credibile per il consumatore finale in qualunque parte del mondo si trovi.

Per ottenere il marchio GOTS, un prodotto deve avere almeno il 70% di fibre biologiche al suo interno. Tutti gli additivi chimici, come i coloranti, devono soddisfare determinate specifiche volte a ridurne l’impatto ambientale e quello tossicologico sull’uomo. Inoltre alcuni requisiti sono obbligatori per i vari step della lavorazione: per esempio le industrie che si occupano dei trattamenti, devono avere una gestione delle acque reflue effettivamente funzionale.

Questi requisiti sono raccolti in un documento ufficiale che punta ad essere il riferimento globale, affidabile e trasparente del settore. Per poter perseguire questo obiettivo in modo inequivocabile, le specifiche dichiarate sono tutte obbligatorie. L’ultima release di tale documento è stata rilasciata a marzo 2020, la sesta edizione nei quindici anni di attività del GOTS.

Panoramica dei Criteri richiesti dal GOTS

Requisiti ambientali, tecnici e sociali

Le norme coprono i processi dalla raccolta delle materie prime, la lavorazione, la produzione, l’imballaggio, l’etichettatura, il commercio e la distribuzione di tutti i tessuti realizzati con almeno il 70% di fibre naturali certificate. Non si fa riferimento ai prodotti in pelle e alla produzione delle materie prime, che vengono regolamentati da altre legislazioni. Per esempio, per il cotone il primo processo preso in considerazione è la sgranatura, che separa la fibra dal resto, mentre per la lana si tratta del lavaggio.

I requisiti chiave per l’identificazione di una fibra biologica provengono da standard nazionali o
internazionali dell’agricoltura, come l’IFOAM o l’USDA NOP, che definiscono anche quali sono le fibre in fase di riconversione al biologico.

Per quanto riguarda le fasi della lavorazione i criteri si dividono in tre categorie:

  • Requisiti ambientali, tra i quali la richiesta di trattare il materiale bio in ambienti separati da quello tradizionale, è proibito l’uso di metalli pesanti, gli additivi chimici devono essere biodegradabili e non tossici, gli imballaggi non devono contenere PVC e la carta avere marchio FSC o PEFC.
  • Requisiti tecnici, ovvero deve essere garantita una qualità alta e duratura.
  • Requisiti sociali, nei quali rientrano le condizioni di lavoro dei dipendenti, i loro diritti e le loro libertà.

Etichette rilasciate dal GOTS

GOTS BIO e GOTS Made with organic

Le uniche due etichette rilasciate dal GOTS sono:

  • GOTS Bio, ovvero che contiene almeno il 95% di fibre biologiche;
  • GOTS ‘Made with X% organic’, ovvero nella quale la percentuale di fibre biologiche scende ad una percentuale minima del 70%. Non più di un decimo dell’altro 30% può essere composto da fibre sintetiche, che sale al 25% per i materiali tecnici. La restante parte deve comunque provenire da un programma di gestione forestale sostenibile o essere riciclato.

Enti abilitati al rilascio della certificazione

Alcuni esempi: ICEA, Control Union, CCPB

Qualunque azienda dell’industria del tessile può richiedere la certificazione GOTS, contattando
direttamente uno degli enti accreditati ad emettere tale certificazione. Questi organismi sono molto numerosi e distribuiti globalmente, sebbene ognuno di loro sia specifico per una delle tre categorie: processi meccanici e manifatturieri, processi di finitura e lavorazioni a umido e infine le operazioni di commercio. Lo standard prevede che venga eseguita un’ispezione sul campo almeno una volta all’anno, per accertarsi del rispetto delle condizioni.

Gli enti che ricevono l’abilitazione a rilasciare la certificazione GOTS si sono dimostrati in grado di lavorare in conformità ai criteri richiesti e disporre delle capacità di verificare un possibile cliente. Tra questi ci sono:

ICEA
Consorzio che nasce dall’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica), affermatosi nel nostro paese come sinonimo di garanzia per il controllo delle diverse produzioni biologiche dall’agricoltura alla zootecnia, dall’apicoltura all’acquacoltura.

Control Union
Anche questo ente olandese affonda le sue radici nell’agricoltura, ma concentrandosi a livello globale sulla sostenibilità delle catene di approvvigionamento di questo settore, come mangimi e biomasse.

CCPB
Lavora a livello mondiale ed è stato riconosciuto dalla commissione europea come organismo di
certificazione equivalente. Gli ambiti in cui interviene vanno dall’agroalimentare, ai prodotti per la cosmesi, a quelli per il tessile.

I principali prodotti certificati GOTS

La certificazione GOTS nella vita di tutti i giorni

Se si pensa ai prodotti realizzati in fibre biologiche è facile che si finisca a pensare solamente al settore tessile, che è già molto vario, ma la certificazione può essere rilasciata anche per articoli come giocattoli e prodotti per l’igiene.

Il settore tessile è certamente il più vario, partendo da tessuti e filati, per arrivare a capi di abbigliamento, tecnici e non, accessori e biancheria.

Prodotti GOTS nell’arredo

Imbottiture e filati

I prodotti per l’arredo rappresentano il marchio GOTS in una fetta sostanziosa del mercato.
SI tratta di prodotti con cui stiamo a stretto contatto, ed è bene che siano certificati.

Imbotex Srl, per esempio, è un’azienda italiana specializzata nella realizzazione di imbottiture tessili naturali e tecnologiche. I prodotti sono divisi tra articoli per la casa e l’abbigliamento, con un occhio attento verso ambiente e natura. La Imbotex fornisce lana vergine e cotone biologico GOTS lavorati in falde, ovvero degli strati omogenei con uno spessore di 2,5 cm circa che possono essere adoperati per realizzare imbottite, oppure futon e materassi.

Camilla Textiles. Passando alla biancheria da letto, sono i tessuti a farla da padrone e sapere di utilizzare una fibra biologica aiuta sicuramente a stare meglio. La Camilla Textiles Srl è specializzata nel trattamento del cotone long stample e del lino, con i quali copre il 65% dell’intera produzione, costituita da prodotti finiti e tessuti che vengono lavorati da altre aziende. È certificata GOTS dal 2006, per quattro tipi di tessuti: 100% cotone, 100% lino, 50% cotone + 50% lino e 100% cotone Sateen.

Per concludere con la biancheria per la casa in cotone biologico Percalle, citiamo l’azienda Tessile Artigiana Moglianese, che nel 2019 ha festeggiato i 100 anni di attività lanciando una nuova linea di biancheria per la casa in cotone al 100% biologico, denominata Mymami. Caratteristica di questa collezione è la possibilità di avere dei tessuti biologici colorati, quando nella maggior parte dei casi il tessile bio ha il colore naturale della materia prima da cui è ricavato.

Per saperne di più:

GOTS: https://www.global-standard.org/
ICEA: https://icea.bio/en/
Control Union: https://certifications.controlunion.com/en
CCPB: https://www.ccpb.it/
Imbotex Srl: http://www.imbotex.it/it
Camilla Textiles: https://camillatex.com/
Tessile Artigiana Moglianese: https://www.tamsrl.com/