legno massello e massiccio
Il legno è un materiale vivo, con caratteristiche che possono variare a seconda della specie d’origine, dell’età dell’albero e del modo in cui viene tagliato. Rinnovabilità ed ecosostenibilità lo rendono protagonista sia nel campo del Bio Arredo che della Bio Edilizia.
Indice
Durame
Il cuore dell’albero
È la parte interna del tronco: più resistente rispetto al resto della pianta, il tipico colore scuro è dovuto a tannini e resine che hanno il compito di preservarlo. Fanno eccezione quelli che vengono chiamati alberi a durame indifferenziato, come l’abete, dove la variazione di colore tra interno ed esterno non è così marcata.
Il durame si può considerare lo scheletro dell’albero, che ha perso la funzione di trasportare sostanze nutritive, e contiene una percentuale minore di liquidi e zuccheri. Composto da cellule che hanno ormai terminato il loro ciclo vitale, ha comunque l’importante funzione di sostenere il resto della pianta.
Alburno
Più chiaro e morbido
È la parte esterna dell’albero, che trasporta ancora la linfa e le sostanze nutritive. Dopo che il tronco passa la fase di stagionatura, non ci sono differenze meccaniche sostanziali tra alburno e durame, tuttavia la qualità più zuccherina del legno lo rende maggiormente sensibile alle aggressioni di funghi e insetti xilofagi.
Stagionatura del legno
Naturale o nei forni
La stagionatura naturale è quella che si ottiene quando le tavole tagliate vengono sistemate in un luogo al riparo dalle intemperie e lasciate ad asciugare.
Questo tipo di stagionatura può avvenire soltanto quando il periodo dell’anno ed il clima lo consentono. Il processo può essere accelerato utilizzando degli appositi forni ma, oltre a comportare un maggior consumo di risorse, si tratta di una tecnica che rischia, a seconda del tipo di albero, di danneggiare il legno.
Perché la stagionatura è così importante? Il legname appena tagliato è molto diverso da quello a cui siamo abituati: contiene sino a tre quarti d’acqua e non può essere adoperato per la realizzazione di mobili, perché nel corso del tempo si riduce notevolmente di volume.
Legno Massello
Solo durame
Per ottenere una tavola in massello è necessario tagliare il tronco separando il durame e l’alburno, che verrà destinato ad altri usi. I mobili in massello, adoperano quanto più possibile pezzi di legno singoli: così ad esempio il bordo di un letto potrebbe essere realizzato adoperando quattro tavole a sé stanti, una per lato. Nel caso in cui si voglia uno spessore maggiore rispetto alla tavola originaria, i pezzi verranno
sovrapposti.
Legno Massiccio
Durame e alburno
Molto spesso accade che si crei confusione tra legno massiccio e massello: le tavole di legno massiccio sono realizzate prendendo anche gli anelli più esterni del tronco, ovvero l’alburno. Nei casi di durame indifferenziato, distinguere tra massello e massiccio è pressoché impossibile per un profano.
Non per tutte le essenze sono disponibili sia massiccio che massello: in alcuni casi l’alburno è troppo morbido per essere destinato alla realizzazione di mobili.
Massello o Massiccio: quale scegliere?
I due prodotti a confronto
I mobili in legno massello o massiccio sono entrambi prodotti di qualità, ma l’effetto finale è abbastanza differente. I prodotti in massello sono più uniformi, per quanto non manchino, a seconda del tipo di legno adoperato, quelle venature e quei nodi che rendono unica ogni singola tavola.
I mobili in massiccio giocano su variazioni di colore preponderanti, che nelle mani di un artigiano esperto esaltano la mutevolezza del legno. Le differenze di tonalità tra alburno e durame vengono adoperate per creare effetti visivi a specchio nella disposizione delle tavole, o altri giochi cromatici gradevoli per l’occhio.
Il durame è più pregiato rispetto all’alburno, ma non bisogna cadere nell’inganno di credere che un mobile in legno massiccio abbia un valore minore rispetto a uno in massello. Questo paragone ha senso esclusivamente nel caso in cui si mettano a confronto pannelli provenienti dallo stesso tipo di albero, con tronchi di età più o meno equivalente. È possibile insomma che una tavola in legno massiccio, ad esempio in ciliegio, abbia un valore maggiore rispetto a una in massello di pino, grazie all’alta velocità di crescita di quest’ultima specie.