Kapok

La fibra più leggera al mondo: il kapok

Indice

L’origine del kapok e della sua leggerezza

La fibra cava è composta all’ottanta per cento d’aria

Il kapok è il nome dell’albero Ceiba Pentandra, della famiglia delle Bombacee. È una pianta che può raggiungere i 70 metri di altezza, con spine diffuse sul tronco massiccio che può raggiungere i 3 metri di diametro e che cresce naturalmente in diverse parti del mondo, in particolare nelle foreste pluviali del Sud America.

Le sue proprietà naturali erano già ben conosciute ai Maya, per i quali era uno dei simboli sacri della mitologia. Ogni elemento del kapok aveva scopi ben definiti: foglie, semi e resina erano utilizzati per la cura di malesseri di vario tipo, il tronco era ideale per la costruzione di canoe e remi, mentre la sua fibra veniva già utilizzata come imbottitura.

La fibra, lunga 2-4 centimetri, è cava e composta circa per l’80% di aria che è incorporata al suo interno. È questa la ragione per la quale il kapok è tuttora la fibra naturale più leggera al mondo, con una densità di 0,35 g/cm 3 . Per rendere l’idea, la densità della lana è 1,32 g/ cm 3 , quasi quattro volte superiore!

Le proprietà naturali della fibra di kapok

Traspirante, isolante, resistente agli acari, ipoallergenica

Il kapok è una pianta spontanea, che cresce naturalmente, richiede poche cure e non necessita dell’utilizzo di alcuna sostanza chimica per il sostentamento.

Questo la rende di per sé una materia prima perfettamente ecologica e sostenibile. Inoltre un aumento della richiesta sul mercato può portare alla piantagione di nuovi alberi, che fanno bene a tutto l’ecosistema. La percentuale di aria presente al suo interno rende le imbottiture in kapok isolanti, ma naturalmente traspiranti. Ciò impedisce l’insorgere di muffe o il proliferare di batteri perché il prodotto risulta sempre asciutto.

Allo stesso modo la fibra di kapok è naturalmente resistente agli acari e viene considerata un prodotto ipoallergenico.

Il lavoro artigianale alla base della produzione

Attenzione alla certificazione della provenienza

La fibra di kapok si ricava dalla sostanza lanosa che ricopre i semi dei numerosi frutti prodotti ogni anno dalla pianta.

La raccolta dei baccelli è svolta manualmente nella foresta, il che si traduce in lavoro per le comunità che ci vivono a contatto. A seguire, si seguono processi per lo più manuali per tutto il resto della filiera.

La provenienza della fibra da aree marginali e rurali dei Paesi dove cresce la pianta, se da una parte è un bene per i locali, dall’altra aumenta il rischio che le condizioni dei lavoratori e la stessa materia prima non siano controllate attentamente. Per questo, all’atto dell’acquisto, è bene affidarsi a prodotti che riportano le certificazioni di fibra biologica, ad esempio GOTS, e rispetto di una filiera sostenibile, ad esempio
Oeko-tex.

I prodotti realizzati con la fibra di kapok

Sino a pochi anni fa questa fibra non si poteva filare

La leggerezza della fibra di kapok l’ha resa impossibile da filare per molto tempo, destinandola all’utilizzo solamente come materiale per le imbottiture.

Imbottite con fibra di kapok è possibile trovarle per materassi, cuscini e trapunte, sebbene rimanga un articolo piuttosto di nicchia.

Da qualche tempo alcune industrie hanno trovato il modo di filare la fibra di kapok, allargando i suoi impieghi anche nel settore dell’abbigliamento. I suoi utilizzi principali riguardano la realizzazione di tessuti per pantaloni.